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Il Lambrusco o i Lambruschi?

Se chiedete a un modenese qual è il vino tipico della nostra provincia, vi risponderà: “il Lambrusco“.
Lambrusco, quel vino rosso e frizzante ben noto in tutto il mondo, compagno ideale dei nostri piatti della tradizione: dai tortellini e lo zampone, al gnocco fritto e le crescentine (o tigelle, per i “forestieri”).

In realtà, sarebbe più corretto parlare di Lambruschi (al plurale): solo nella nostra provincia, ci sono tre Lambruschi DOC, ognuno con caratteristiche diverse:

  • il Lambrusco di Sorbara, prodotto nella “bassa” modenese, dal caratteristico colore chiaro, dal profumo delicato e dal tradizionale sapore secco e acidulo;
  • il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, prodotto a sud della Via Emilia, fino alle colline appenniniche, dal colore rubino scuro, forte profumo vinoso e un sapore più abboccato rispetto al Sorbara;
  • il Lambrusco Salamino di Santacroce, prodotto anch’esso nella “bassa” modenese, ma con un vitigno differente rispetto al Sorbara, che gli conferisce caratteristiche più simili a quelle del Grasparossa.

A questi si aggiunge il Modena DOC, con Lambrusco prodotto da vitigni differenti da quelli dei DOC più tradizionali, anche nelle versioni spumante e rosato.

Accanto al gusto secco, il Lambrusco, nelle diverse DOC, può essere gustato anche nelle versioni abboccato, amabile, dolce.
Insomma, non c’è che da provarli tutti! (ma ricordatevi di bere responsabilmente, e solo se avete più di diciotto anni!)

Curiosità

Lo sapevate che il Lambrusco, con 17 milioni di litri esportati, è il vino italiano più venduto al mondo?

“Lambrusco” è il nome di una famiglia di uve a bacca nera che, in dodici diversi vitigni (Sorbara, Grasparossa, Salamino, Foglia Frastagliata, Barghi, Maestri, Marani, Montericco, Oliva, Viadanese, Benetti e Pellegrino), ricoprono oltre 10.000 ettari delle province di Modena e Reggio Emilia.

Coppola Winery ha presentato una collezione di vini in lattina. “Siamo stati i primi a usare questo formato”, ha spiegato il sommelier della cantina californiana del celebre regista italoamericano Francis Ford Coppola.
Ma Giacobazzi, storica cantina modenese, oltre quarant’anni fa (era il 1983!) iniziò a vendere un vino frizzante in lattina, chiamato Otto e ½, che ebbe un grande successo commerciale, soprattutto negli Stati Uniti!

Proprio ad Antonio Giacobazzi si deve il successo del Lambrusco negli Stati Uniti.
Nonostante lo avessero avvertito che gli americani non bevevano vino ma solo birra, whisky e Coca Cola, e che il nome Giacobazzi fosse difficile da pronunciare, il testardo imprenditore modenese iniziò l’avventura oltreoceano nel 1969; dieci anni dopo, la sua cantina vendeva oltre 1.500.000 casse di Lambrusco all’anno.
Alla fine degli anni ’70, grazie a jingle pubblicitari quali “Giacobazzi it’s my wine”, “Giacobazzi…someone tonight” e “Giacobazzi spoken here”, i suoi vini, in bottiglia o in lattina, erano venduti e apprezzati in tutto il nordamerica.

E il legame tra Lambrusco e Stati Uniti è ancora fortissimo, se è vero che anche Cameron Diaz, per il suo brand 100% biologico Avaline, ha scelto proprio il Lambrusco per celebrare il periodo festivo!

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